La mia prima volta da curatrice.
Dopo Baci Sospesi, che prosegue e che oggi vede la pubblicazione della ventunesima chiacchierata dal titolo “muchos proyectos” ascoltabile qui, mi prendo un po’ di tempo per raccontarvi la mia ultima fatica. Stavolta da direttrice, curatrice, regista d’arte. Si tratta de “Il mare in discesa” una personale di pittura dell’amico Quinto Tozzi, che da poco più di un anno si dedica all’arte e lo fa con passione e intensità.
Lo scorso agosto, durante i preparativi per “Baci Sospesi”, mi chiese se volevo occuparmi della sua prima personale e accettai senza riserve. Doveva essere un lavoro semplice, quasi esclusivamente di grafica e gestione dei social, poche ore dopo però si era fatta strada in me un’idea ben diversa: trasformare la mostra in una esperienza intima, multisensoriale, nuova.
Davanti a un bicchiere di vino, Quinto ed io ci siamo ritrovati in sintonia nel volere a bordo anche Silvia Luminati, amica poetessa di talento. Una gioia il suo sì senza esitazione! Non volevo semplicemente abbinare le sue poesie alle immagini di Quinto, volevo una danza davvero nuova, così le ho chiesto di scrivere dopo aver visto, toccato, vissuto i colori di lui. Ci siamo visti più volte, abbiamo riso e condiviso, pensato, sentito a pelle, Quinto ha dipinto immagini nuove e Silvia ha scritto parole inaudite. A me è salita l’immagine di insieme, dell’allestimento, dello spazio, del percorso, di tutta l’esperienza. Una meta-opera, che ha unito alcune mie passioni antiche e nuove: il colore, la poesia, la voce e… il teatro. Immagini e suono, luci e linee, pelle e abbandono.
A passoscuro, ancora il 24 e 25 ottobre.
PS a completare l’esperienza, ho aggiunto un tassello che ora mi pare irrinunciabile. Due poster realizzati con la tecnica della stampa a caratteri mobili. Li abbiamo realizzati insieme, con Quinto e Silvia, da Betterpress Lab, grazie all’esperienza, al talento e alla straordinaria sensibilità di Giulia Nicolai, una delle fondatrici del laboratorio. “Uomo di mare” e “Donna di tempesta” questi i titoli dei due poster, sono nati nell’arco di due mercoledì intensissimi, che hanno seminato sogni importanti.
Anche i due poster fanno parte della mostra.
Ecco cosa ne scrive Aurelio Bonifazi sulla sua pagina “immagini in movimento“:
ma è un materiale particolare che si può modellare in tanti modi. Vediamo dei solchi nella materia,
e la luce diretta di quattro lampadine regala un gioco di luce e ombra.
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